I tappi di sughero per il vino rappresentano una tradizione secolare, una scelta che affonda le sue radici nel XVIII secolo, quando Pierre Dom Pérignon iniziò ad utilizzare questo materiale per sigillare le sue pregiate bottiglie di champagne.

 

Ma perché, nonostante l’introduzione di alternative moderne come i tappi a vite e i tappi sintetici, il sughero continua ad essere uno dei materiali preferiti per la chiusura delle bottiglie di vino?

La risposta risiede nelle proprietà uniche di questo straordinario materiale naturale, che offre vantaggi ineguagliabili.

 

Il sughero viene ricavato dalla corteccia della quercia da sughero, una pianta diffusa principalmente nei Paesi del Mediterraneo occidentale, come Spagna, Portogallo, Francia e Italia. Il Portogallo è il principale produttore mondiale di sughero, mentre in Italia la produzione si concentra in Sardegna.

Questo materiale naturale è utilizzato non solo per i tappi di vino, ma anche in vari altri settori come l’edilizia, l’arredamento e l’automotive, grazie alle sue eccezionali proprietà.

 

Nell’articolo che segue, esploreremo in dettaglio i motivi per cui i tappi di sughero sono stati scelti da secoli come soluzione ideale per la conservazione del vino.

Analizzeremo le proprietà che rendono il sughero un materiale unico e lo confronteremo con altre tipologie di tappi, valutando le caratteristiche di ciascuno.

 

Noi di Tenuta di Frassineto abbiamo deciso di approfondire questo argomento per tutti gli appassionati di vino come te che desiderano essere più consapevoli di questo mondo per poterne apprezzare ancor di più le qualità.

 

Tappi di sughero VS gli altri materiali: quali sono le differenze?

Quando si tratta di chiudere una bottiglia di vino, esistono diverse opzioni oltre ai tappi di sughero, come i tappi a vite, i tappi sintetici e i tappi in vetro.

 

I tappi a vite sono molto apprezzati per la loro praticità e affidabilità. Offrono una chiusura ermetica e sono facili da aprire e richiudere, riducendo il rischio di contaminazione del vino.

I tappi a vite non permettono la micro-ossigenazione che il sughero offre, ma sono un’ottima soluzione alternativa per sigillare le bottiglie.

 

I tappi sintetici, realizzati in plastica o altri materiali artificiali, garantiscono una chiusura uniforme e priva di difetti.

I tappi sintetici, però, rispetto alle altre soluzioni qui proposte, non sono biodegradabili e presentano un maggiore impatto ambientale rispetto ai tappi di sughero o di vetro.

 

I tappi in vetro rappresentano una scelta elegante e innovativa. Forniscono una chiusura ermetica e sono completamente riciclabili.

Sono un’ottima scelta sia in termini di sostenibilità che di conservazione del vino.

Il sughero è un materiale naturale che offre una serie di vantaggi unici che l’hanno reso uno dei materiali più scelti per chiudere le bottiglie di vino.

La sua capacità di micro-ossigenazione è cruciale per l’evoluzione del vino e permette una lenta e controllata interazione con l’ossigeno che migliora i profili aromatici e organolettici del vino.

La durabilità del sughero e la sua capacità di mantenere le proprietà nel tempo lo rendono ideale per i vini da lungo invecchiamento.

 

Sughero monopezzo e sughero agglomerato: due soluzioni per diverse esigenze

Alla Tenuta di Frassineto, utilizziamo due tipi di tappi di sughero a seconda delle esigenze di ossigenazione dei nostri vini. Per i vini che richiedono una maggiore ossigenazione, come quelli destinati a un lungo invecchiamento, utilizziamo tappi di sughero monopezzo, che permettono una traspirazione ottimale.

Per i vini che necessitano di una minore ossigenazione, utilizziamo tappi di sughero agglomerato. Questi tappi sono realizzati assemblando scarti di sughero, offrendo una soluzione ecologica e sostenibile. Il vantaggio dei tappi agglomerati è che riducono a zero il rischio di contaminazione da funghi, garantendo una chiusura sicura e affidabile.

 

 

Il vino sa di tappo? Potrebbe essere il sughero

Uno degli inconvenienti che può capitare agli appassionati di vino è il famigerato “sentore di tappo”. Ma cosa causa esattamente questo problema e come possiamo ridurlo al minimo?

Il sentore di tappo è causato principalmente da una sostanza chimica chiamata tricloroanisolo (TCA), che può formarsi quando un fungo presente nella corteccia della quercia da sughero entra in contatto con composti clorurati.

 

Questa reazione può avvenire durante il processo di produzione del sughero o persino durante la conservazione delle bottiglie.

Il TCA può trasferirsi dal tappo al vino, conferendo un odore e un sapore sgradevoli che ricordano la muffa o il cartone bagnato.

Per ridurre al minimo il rischio di sentore di tappo, è essenziale scegliere sughero di alta qualità.

Le aziende produttrici di tappi di sughero di eccellenza, come quelle utilizzate dalla Tenuta di Frassineto, adottano rigorosi controlli di qualità e tecnologie avanzate per selezionare e trattare il sughero.

Questo processo include l’uso di metodi di analisi chimica per individuare e rimuovere i tappi contaminati da TCA.

 

Negli ultimi anni i produttori hanno investito in tecnologie innovative per la decontaminazione del sughero. Tra queste, l’uso di gas supercritici e altri trattamenti avanzati che possono ridurre ulteriormente la presenza di TCA.

Grazie a questi sforzi, la probabilità di trovare una bottiglia “tappata” è notevolmente diminuita negli ultimi anni.

Vuoi approfondire il tema o scoprire altre curiosità sui vini? Prenota un tour o una degustazione presso la Tenuta di Frassineto scrivendo a shop@tenutadifrassineto.com oppure al numero +39 371 4956539.

 

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