Nel cuore dell’inverno, quando la natura sembra riposare sotto il manto freddo della stagione, nei vigneti si svolge un’attività fondamentale: la potatura invernale.

Quest’attività, eseguita preferibilmente tra Gennaio e Marzo, è molto più di una semplice pratica agricola: è la prima fase di un processo che dura tutto l’anno e culmina nella vendemmia, il momento più importante per la vigna, dove si vedono i risultati di tutto il lavoro precedente.

La potatura invernale non solo definisce la struttura fisica della vite per la stagione a venire ma ne preserva anche la salute e la vitalità, influenzando direttamente la qualità del raccolto futuro.

In questo articolo, noi di Tenuta di Frassineto ti raccontiamo come la potatura invernale è indispensabile per il vigneto e com’è determinante per la creazione di vini eccellenti.

 

Cos’è la potatura invernale?

La potatura invernale, detta anche come potatura secca, è un intervento cruciale nel ciclo viticolo che si svolge durante il riposo vegetativo della vite, generalmente tra la caduta delle foglie e l’inizio della ripresa vegetativa in primavera.

Questa pratica consiste nell’asportare una quota significativa (80-95%) del legno prodotto nell’anno precedente, con l’obiettivo di regolare la forma e le dimensioni della pianta, mantenere un equilibrio tra sviluppo vegetativo e produttivo, e assicurare una produzione di uva di qualità.

La potatura invernale non è solo una misura per controllare la crescita della vite, ma è fondamentale per diversi aspetti:

 

  • regolazione del carico produttivo: permette di limitare il numero di grappoli per pianta, favorendo una produzione regolare e di qualità superiore;
  • rinnovamento della pianta: selezionando le migliori gemme da lasciare, si influisce sulla distribuzione ottimale dei grappoli e si promuove la crescita di tralci in posizioni strategiche per il futuro sviluppo della vite;
  • prevenzione delle malattie: una potatura corretta migliora l’aerazione e l’esposizione solare della pianta, riducendo il rischio di malattie fungine;
  • gestione della forma di allevamento: attraverso la potatura si mantiene la struttura desiderata della pianta, facilitando le operazioni colturali e la raccolta.

 

Durante i primi anni di vita della vite, si pratica la potatura di allevamento per sviluppare rapidamente la struttura portante della pianta secondo il sistema di allevamento prescelto. Successivamente, si passa alla potatura di produzione, che si ripete annualmente per tutta la vita produttiva del vigneto.

 

Potatura invernale e potatura verde: quali sono le differenze?

La potatura verde ha un ruolo funzionale diverso rispetto alla potatura invernale.

Mentre la prima si effettua in estate, durante il pieno sviluppo vegetativo, la potatura secca si svolge durante il riposo vegetativo e ha lo scopo di definire la struttura portante della pianta per l’anno successivo.

La potatura verde mira a ottimizzare l’esposizione alla luce e l’aerazione dei grappoli, rimuovendo foglie e germogli in eccesso, e non influisce direttamente sulla ripresa vegetativa come fa la potatura invernale.

Alla Tenuta di Frassineto, ogni decisione legata alla potatura invernale è il risultato di un’attenta valutazione delle condizioni climatiche, delle caratteristiche varietali e delle esperienze passate. Questo approccio consente di proteggere al meglio le viti dai rischi climatici e di garantire una produzione di uva di alta qualità.

La tempistica della potatura invernale è cruciale: potature precoci possono anticipare il germogliamento esponendo le piante al rischio di gelate tardive, mentre potature tardive possono ritardarlo.

Di norma, si inizia con i vitigni tardivi e si procede verso quelli più precoci, adattando le tempistiche alle condizioni climatiche locali e alle specificità varietali.

 

La potatura invernale alla Tenuta di Frassineto: strategie e prevenzione per i nostri vini migliori

Alla Tenuta di Frassineto, la potatura invernale è un’operazione che va oltre la semplice gestione della forma e della produttività delle viti; è una strategia attenta per prevenire i rischi legati alle gelate, un fenomeno climatico che può avere effetti devastanti sulle giovani gemme.

La potatura invernale, eseguita durante il riposo vegetativo delle piante, si distingue per la sua capacità di influenzare il timing della ripresa vegetativa, offrendo così un margine di protezione contro le improvvise ondate di freddo.

 

Il principio su cui si basa questa strategia è semplice ma efficace: tardando il risveglio della pianta si mantengono i germogli chiusi e si riduce così il rischio che le basse temperature li danneggino.

Un germoglio che inizia ad aprirsi diventa estremamente vulnerabile; se colpito da una gelata, può subire danni irreparabili, compromettendo la produzione di quella pianta per l’intera stagione.

Attraverso una potatura calibrata, è possibile ritardare di qualche settimana la ripresa vegetativa, creando una finestra temporale più sicura per lo sviluppo dei germogli.

 

Noi di Tenuta di Frassineto adottiamo un approccio particolarmente cauto con le varietà più precoci, come lo Chardonnay che usiamo per il nostro Spumante metodo classico.

Lo Chardonnay tende a germogliare prima e questo lo rende particolarmente esposto al rischio di gelate tardive, motivo per cui la sua potatura viene programmata con particolare attenzione, spesso posticipandola rispetto ad altre varietà.

Al contrario, il Cabernet, (da cui i nostri rossi Bardini, Le Fattorie, Maestro della Chiana) con il suo ciclo vegetativo più tardivo, permette una maggiore flessibilità nella programmazione della potatura, riducendo il rischio di esposizione a gelate improvvise.

In sintesi, la potatura invernale è un’operazione complessa che richiede competenze specifiche e un’attenta valutazione delle condizioni della pianta e dell’ambiente.

È fondamentale per la gestione sostenibile del vigneto e per la produzione di uve di alta qualità, aspetti che alla Tenuta di Frassineto vengono curati con particolare attenzione e dedizione.

 

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